Per avvicinare la popolazione alla conoscenza dei nomadi svizzeri (jenisch, sinti e manouches), a settembre il Dipartimento delle istituzioni propone una settimana di «Porte aperte» al Seghezzone, quartiere di Giubiasco dove i nomadi svizzeri sono soliti sostare da marzo a ottobre.
Da anni a Giubiasco alcuni concittadini nomadi svizzeri sostano in un’apposita area provvisoria e l’obiettivo del DI è di trovare una
soluzione condivisa con il Comune di Bellinzona per crearne una
permanente. Da qui l’importanza di sensibilizzare la popolazione alla
conoscenza dei nomadi svizzeri spesso confusi con altre popolazioni
nomadi. Il programma prevede mercoledì 7 l’apertura alle 13 con la
mostra fotografica di Eric Roset e alle 15.30 lo spettacolo teatrale
della compagnia Sughi di Inchiostro.
Giovedì alle 10 ci sarà
l’apertura ufficiale con le autorità di riferimento: Norman Gobbi; Mario Branda e Rosalita Giorgetti-Marzorati per l’Ufficio federale della
Cultura. La programmazione degli eventi proseguirà fino a domenica 11.