Lo Stato ha sempre ostacolato il modo di vita dei nomadi. Le leggi hanno contribuito alla loro discriminazione. A causa della struttura federalistica della Svizzera non c’è mai stata una politica nei confronti dei nomadi che fosse unitaria.
A livello federale la legge federale sui privi di patria del 1850 (Nazione e diritto di cittadinanza) prevedeva una regolamentazione speciale per i «vaganti». Oggi i nomadi sono riconosciuti come minoranza nazionale in Svizzera.
Solo recentemente si sono riuniti in organizzazioni e hanno iniziato a formare network internazionali. Fra le loro rivendicazioni non c’è solo quella di essere protetti in quanto minoranza, ma anche quella di essere completamente riabilitati e di poter partecipare a società e Stato.